In uno scenario economico dai tratti modificati, Scrigno accoglie il cambiamento con l’adozione di un nuovo impianto per il confezionamento automatico, garanzia anche di una superiore robustezza del packaging e protezione dei controtelai. L’investimento rientra nell’ambito di un piano di interventi di più ampio respiro, avviato nel 2017, volto alla riorganizzazione dei processi al fine di ridurre il tempo ciclo di fabbricazione e triplicare la capacità produttiva. L’installazione, avvenuta a fine agosto nello stabilimento Scrigno2 di Savignano sul Rubicone, consentirà l’automazione delle fasi del processo produttivo tramite soluzioni robotizzate, digitali e interconnesse, in ottica 4.0, a favore di una significativa contrazione del lead time.
Il nuovo impianto di confezionamento, che si estende su un’area di 2.500 m2, è direttamente controllato dal MES (Manufacturing Execution System) che monitora, in tempo reale, l’intero ciclo produttivo. Costituito da apparati robotizzati anche antropomorfi e da un sistema di trasferimento automatico dei controtelai garantisce, altresì, un miglioramento degli standard qualitativi del packaging sia per quanto concerne la scatola e il sistema di chiusura, sia la pallettizzazione.
Scrigno conferma la svolta hi-tech dell’ultimo triennio e mantiene sempre uno sguardo rivolto al mercato, perseguendo una strategia di sviluppo che, oltre a valorizzare il marchio, mira all’efficienza operativa dei suoi poli industriali in ottica Lean.